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Esistono teorie disparate sull'origine del coaching e sui suoi presunti fondatori. Ancora oggi, dopo più di vent'anni di sviluppo e crescita della professione nel mondo, continuano ad emergere personaggi indicati come fondatori o padri di questa nuova metodologia.
La sua diffusione ha avuto inizio negli Stati Uniti negli anni ’70, legata allo sport, in particolare alle riflessioni di Gallway sul tennis. Ma le sue tesi si possono far risalire a molto prima; in ognuno dei pensatori, filosofi e formatori della storia del pensiero ci sono elementi della natura del coaching. 
Il coaching è un metodo che incoraggia le persone, affinchè possano rivedere il proprio modo di essere, pensare ed agire, per uscire da una situazione di disagio o per raggiungere un obiettivo.

Il coaching fornisce un sostegno, una “spinta”, che permette di affrontare l’incertezza vissuta, di superarla e di raggiungere risultati.
È un modo diverso di approcciarsi alla vita, è un lavoro introspettivo, che permette di focalizzare i desideri e le possibilità di scelta, evitando l’eccesso di analisi ma concentrandosi sull'azione, sul qui ed ora.

Purtroppo spesso sprechiamo la nostra vita anche se abbiamo tutte le carte in regola per essere felici, invece ci ostiniamo a continuare a vivere delle situazioni che ci fanno stare male. Il life coach crede nell'essere umano, nella sua unicità e nelle sue capacità, parte dai punti di forza, dalle potenzialità e non dai limiti e difetti. Le potenzialità, se represse, possono diventare la causa del malessere, oppure si possono allenare e trasformare in valori, poteri e talenti. Non ci si focalizza sulle critiche, sulle colpe attribuite agli altri, sulla natura e causa dei problemi, ma si riprende in mano la possibilità di effettuare le proprie scelte in maniera libera e coerente con se stessi. È molto comune non avere le idee chiare sulla propria vita, su chi siamo, su quali siano i nostri valori e quali siano i nostri pregiudizi che ci condizionano. E soprattutto non ci è nemmeno chiaro quali siano i nostri obiettivi. Il grosso problema è non avere la consapevolezza di questa mancanza di chiarezza. 
 

Ma perchè Coaching Umanistico?
 

Il Coaching Umanistico è amore per la vita in tutte le sue forme.​
Con Umanesimo intendiamo uno specifico approccio etico-filosofico nei confronti della vita e dell’essere umano.
Il coach umanista allena l’umanesimo, ovvero la possibilità di essere il più felici possibile in questa vita. Una persona è felice se trova un’armonia tra ciò che è, ciò che fa e ciò che ama. La felicità è quando “l’essere, il fare e l’amare” corrispondono ai propri desideri, aspirazioni e potenzialità. Dalle emozioni positive che si provano nasce una reazione a catena che porta benessere in tutte le aree della propria vita fino a raggiungere un benessere collettivo dal momento che la persona che esprime sé stessa ed è felice, rende felici anche gli altri.